Allora mise il suo bel cartellino alla porta, si mise le scarpe belle (appena riparate dal suo apprendista malamente sfruttato), e si avviò verso il suo tragicomico destino.
L'ignaro protagonista della nostra storia.
A un tratto un barbone saltò su, e gli urlò: "TU NON ZAI A COZA VA' INCONTRRO!"
E il calzolaio: "A un tandem guidato da due obesi?"
E il barbone: "Cazzo, c'hai raggiona."
Il calzolaio si ritrovò vittima di visite ospedaliere e cioccolatini scaduti da due anni, ed era convinto che le sue disavventure fossero finite.
Dopo un giorno, completamente ristabilitosi, ruppe il monoblocco di gesso in cui era rinchiuso, e si riavviò verso la sede dei Leghisti più vicina. (che, giusto per ricordarlo, sono sempre quelli che giocano coi Lego.)
E fu così che incontrò di nuovo il barbone, che stavolta gli urlò: "TU NON ZAI COZA TI DARANNO DABBERE!"
E il calzolaio: "Un chinotto?"
E il barbone: "Sì. Ma che gusti dimmerda c'hai?"
Il calzolaio si ritrovò a casa con una confezione da 50 litri di buon chinotto, ma subito la fatina dei denti cariati gli apparse e gli disse:
"No calzolaio, è una trappola!"
E il calzolaio: "Zitta, puttana."
E la fatina: "Speravo che la psicologia inversa potesse funzionare. E ce l'ho fatta! Buon conto dal dentista, stronzo."
Il povero calzolaio spese una fortuna in detartrasi e carotaggi dei molari, ma ritornò pimpante a cavalcare il suo bel marciapiede grigio, tutto zozzo.
Non fece in tempo a fare dieci passi, quando proruppe una voce che urlò: "TU NON ZAI CHE MACCHINA C'HO IO!"
E il calzolaio: "Ah, hai una macchina?"
E il barbone: "No, ma volevo vedere se ci cascavi".
E subito il barbone si tramutò in una segretaria di trentacinque anni "completa e disinibita", come la descriverebbe un concessionario. E la segretaria disse: "Complimenti, lei ha superato tutte le prove per diventare un Leghista. In bocca al lupo, e si diverta!"
E il calzolaio corse felice a dirlo al suo assistente per sbatterlo fuori dalla porta, ma un buttafuori ubriaco gli rubò il diploma di Leghista durante il tragitto. Con la telepatia.
E non chiedetemi perché, cazzo ne so del perché i camionisti siano telepatici.
(so perché le soubrette sono telepatetiche, ma questa è un'altra storia.)
Colmo di tristezza, il calzolaio entrò in un negozio di videogiochi, uccise il commesso, assorbì i suoi brufoli con una cannuccia e divenne l'esperto nerd di fiducia di milioni di videogiocatori cinquantenni.
Buonanotte.
Nessun commento:
Posta un commento