C'era una volta una capra, laureata in Sociopsicopedagogia delle capre.
Un giorno, passeggiando lungo le strade di Bettoformici, in provincia di Fagiuolo, il dotto animale incontrò un sasso.
"Ciao, sasso" disse la capra.
Ma il sasso non rispose.
La capra, non capendo la stoicità del sasso, riprovò a salutarla.
"Ciao, sasso" ripeté l'ovino.
Purtroppo però il sasso non reagì per la seconda volta.
Gli girò intorno, cercò di raccontargli una barzelletta sporca, ma niente.
Lo insultò, provò a spaventarlo, ma il sassolino era indifferente.
Presa dallo sconforto, la capra andò in un negozio di armi.
"Buongiorno, vorrei una calibro nove" disse la capra al commesso.
"Mi faccia vedere il suo porto d'armi", rispose il commesso alla capra.
Ma la capra, essendo laureata, provò una tattica studiata durante il corso di Sorsonomica applicata: la manovra Gibbobbi.
La manovra Gibbobbi consiste nel pigiarsi il naso, grattarsi le corna e picchiare il commesso sonoramente sul capezzolo sinistro.
Cominciò allora a grattarsi il naso, ma subito si accorse che c'era un ostacolo: il commesso aveva un giubbotto antizoccolo. Puttana eva, pensò tra sé e sé.
"Eh, niente, non ce l'ho il porto d'armi" disse sconsolata la capra.
Il commesso, vedendo la capra intristirsi, provò pena e disse: "Ma dimmi, per cosa ti serviva la calibro nove?"
"Eh, un sasso non mi vuol salutare, e allora avrei voluto vedere se minacciandolo con una calibro nove avesse aperto bocca."
Notare il perfetto uso congiuntivo-condizionale.
Il commesso, avendo maturato in cinquantatré anni di vita una personalità pietosa ma bastarda, disse alla capra che l'avrebbe aiutata volentieri se avesse portato il sasso in negozio.
Allora la capra saltò sul bancone, limonò il commesso e corse fuori a cercare il sasso.
Ma il sasso non c'era più.
La capra allora prese la rincorsa, sfondò una vetrina e rubò una Daihatsu Materia.
Ma solo perché è rettangolare, e le ricordava il suo ovile.
Ingranò la quinta, e corse a cercare il sasso per le strade di Bettoformici, ma ormai era sera, e la visuale era drasticamente ridotta.
Sconsolata, riportò la Daihatsu Materia in concessionaria, pagò la multa (tanto papà e mamma capra hanno tanta grana) e tornò a casa molto triste.
Morale della favola: mai salutare sassi se siete capre, potreste avere una brutta giornata.
Buonanotte.
Kapa sei una leggenda. Perchè non lo posti in spazio autori di pescepirata?!! I tuoi testi sono fantastici, dai rivitalizza quello spazio!! Dai Kapa dai!!!
RispondiEliminaGrazie Capitano, troppo buono!
EliminaIn questi giorni ne scriverò apposta uno per il forum :D
Ti aspetto eh!
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