domenica 24 agosto 2014

0 La Bavetta Multiuso Degli Ubriachi Addormentati Alle Feste

Un produttore di bavetta in azione.


Dalle antiche sorgenti del mio amico Bingenzo Schiaffelli, nasce la purezza a fior di labbra.


Molti pensano che chi si ubriaca alle feste e poi si addormenta sia un inutile oggetto d'arredamento dal dubbio gusto estetico.
C'è chi dipinge loro il volto con iscrizioni tribali raffiguranti curiosi animali dal collo lungo e un taglio verticale in testa. 
Molto pelosi. 
Dài, quelli, adesso non mi viene in mente il nome.

Si sbagliano tutti.
Essi sono fonte di un elemento prezioso sempre più raro in natura. 
La bavetta.

La storia dell'impiego della bava di chi si addormenta alle feste ha origini molto antiche: un paio di mesi fa, il mio amico Bingenzo andò a una festa organizzata da un Anfitrione generico, e ingerì una notevole quantità di alcool etilico, distillato secondo varie modalità (il termine tecnico sarebbe SBRONZARSI AMMERDA, ma questo racconto è rivolto soprattutto ai giovani, che poveretti non conoscono i termini tecnici).
Dalle sue labbra apparve un filo di questa sostanza un po' appiccicosa e maleodorante, e l'Anfitrione (che ingerì anch'egli un cocktail dal nome esotico, Negroni) propose di giocarci.

Tirarono avanti fino alle 6 del mattino a giocare al gioco dell'elastico con la bava.

Il giorno dopo, la madre dell'anfitrione apparve agli occhi sconcertati degli invitati. Anziché bestemmiare per il disordine e la sporcizia, la signora confezionò una sciarpina di bava, e una volta conclusa l'opera la indossò e andò via urlicchiando di gioia.

L'Anfitrione capì che poteva farci i soldi, lo stronzo. Da quel momento, ogni serà organizzò una festa, e Blingenzo era ospite fisso.
Ancora oggi viene tenuto sotto effetto dell'alcool per produrre il prezioso filamento, e i suoi familiari lo piangono. Poi pensano a quanto costava mantenere il suo vizio del gioco d'azzardo, e ballano il Tipitipitero.
"Era un così bravo ragazzo", dice la vecchietta che ogni tanto appare ai telegiornali e si spaccia per la vicina, "e aveva un culetto così invitante. Quando lo salutavo, non mi rivolgevo alle guance del suo viso, ma a quelle nascoste nel retro dei suoi jeans."

Ma veniamo al sodo!
Ecco come può essere impiegata la bavetta nella vita quotidiana.

1) POTENTE DETERSIVO: strofinate un po' di bavetta sulla macchia di qualsiasi cosa. Lasciate che la bavetta conquisti il cuore della macchia, e che poi dica che non la ama più. La macchia fuggirà in lacrime.

2) VIGILE URBANO: lanciate un secchio di bava al tergicristallo di una macchina il cui conducente sta commettendo un'infrazione. La bavetta sarà impossibile da rimuovere dal parabrezza, e l'automobilista si schianterà contro un palo. E il codice della strada sarà salvo.

3) DECORAZIONE NATALIZIA: lasciate stagionare un filo di bava da agosto circa fino a dicembre. Nel giorno dell'Immacolata Concezione sarà pronto per decorare il vostro albero!

4) INCHIOSTRO SIMPATICO: scrivete con la bavetta, e nascondete il foglio in un bel tempietto Inca. Aspettate duecento anni, in modo che un archeologo ritrovi il vostro manoscritto, e che lo esamini a lume di candela. Assicuratevi però che il messaggio sia memorabile, tipo "NON HAI VINTO" o "Amo sei troppo impo ti dedico una canzone di Sukriboy TADBXS".

E molti altri!

Che aspettate, andate da quello stronzo dell'Anfitrione e comprate un po' di bavetta, non ve ne pentirete.
Se qualcuno di voi vuole ringraziarmi del consiglio, può farlo pagandomi la vita.
Grazie.

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