Il crudele protagonista della storia di stasera.
C'era una volta un povero ricco sgabello, che voleva diventare padrone di un maniero ottocentesco.
Andò su internet e cercò "maniero ottocentesco" su Occhiali, il motore di ricerca di chi non vede bene da lontano.
Trovò questo tizio, un tale Pinnarello.
"Perché ti chiami così?", chiese lo sgabello.
"Eh niente, i miei genitori erano indecisi se farmi fare concorrenza alla Carioca e alla Giotto, o farmi diventare un magnate delle scarpe brutte con testimonial eccezionalmente brutti."
Ecco, per dire.
Il maniero ottocentesco era bellissimo, ma povero di tecnologia.
Al suo interno c'erano cimeli storici di grande importanza: un computer su cui Bill Gates aveva sputazzato da ragazzino, una riproduzione del primo #hashtag, un dito mozzato del creatore del Comic Sans.
Durante il tour di quella fiera delle lacrime nostalgiche, lo sgabello sentì un lamento:
"Ti prego sgabello, salvami".
Era un Nokia 3310.
"Che cazzo vuoi te?" domandò lo sgabello con insolita cavalleria.
"Questo maniero ottocentesco in realtà NON È un maniero ottocentesco!"
"Tipo?"
"Tipo che fanno esperimenti su di noi! Guarda!"
Il cellulare si girò, e qualche brutto ceffo gli cambio la sua cover originale con una di Gigi D'Alessio.
Con tanto di autografo.
"Ti prego, Gigi D'Alessio mi fa sentire dolore nel chippino, e il mio salvaschermo è triste."
Lo sgabello corse verso Pinnarello, e animato da una luce furibonda negli occhEEEEEEHR lo sgabello non ha gli occhi ma gliene attacco un paio finti e vaffancDICEVO una luce furibonda negli occhi, e proruppe sempre furibondantemente in un
"LO COMPRO! QUANDO POSSO AVERE LE CHIAVI?"
Fu così che lo sgabello divenne un simpatico sdruttatore di vintaggerie, e fece un mucchio di soldi con delle foto sadomase del Nokia 3310 scattate con una finta Polaròi, che fa vendere di più sull'internet.
Buonanotte.
Nessun commento:
Posta un commento