La protagonista della storia di questa sera.
C'era una volta una strega, che si era rotta il cazzo di fare la strega.
Era una transtrega, il cazzo ce l'aveva. Poche storie.
Decise così di aprire un'agenzia immobiliare, giusto per fare una roba a caso.
Si rivolse al suo commercialista, un tale Bisonto de' Bulliss (con due S perché fa più p0rno), per farsi consigliare il suo habit, basandosi su un target over tuentiuàn e valutando il trend del PIL rapportato al doggystyle del biker mice.
E il commercialista esclamò, giustamente: "Ma che minchia stai dicendo?"
E lei: "Eh, niente. Mi piaceva come suonava."
Così aprì la sua agenzia immobiliare, e la pubblicità in TV fece subito capolino nei timpani della simpatica e caritatevole maga Buontempa.
"QUELLA TRRRROIAH!" esclamò. "Jean-Gilbroque, prepara i miei cavalli!" ordinò poi.
"Mia signora, i cavalli sono tutti morti" disse lui.
"Poche storie, mio servitore. Preparali e basta."
La maga Buontempa aspettò due ore prima di decidersi a tramutare i cadaveri equini in zombie, dopodiché si diresse alla sede della TV per lamentarsi.
"Quando mai una strega trans ha il diritto di cambiare professione?" sbottò.
"Ah, basta cambiare tipo di partita IVA ed è fatta" disse la receptionist.
"...Ah sì? Bene, allora cambio anch'io, entro in politica e la farò pagare, a quella puttana" concluse l'angelica incantatrice.
Fu una lotta all'ultimo sangue.
La strega piazzava appartamenti all'insaputa dei colleghi sciamani, la maga tassava.
La strega conquistava notevoli fette di mercato, la maga tassava.
La strega cominciò ad aprire una catena in franchising, la maga tassava.
Però la strega si divertiva, la maga no.
Un giorno, la maga preparò un disegno di legge: il ritratto di Perry Mason.
Ma era un ritratto incantato, che emetteva fumo e aveva lucine elettroniche e suoni tipo robottino tristissimo cinese. E parlava, ovviamente.
E la maga disse: "Oh Perry Perry dei miei cassettoni, chi è tra me e lei la più rompicoglioni?"
E lui: "Eh, direi tu. Però c'è da dire che te le cerchi anche."
La maga stracciò il ritratto, si dimise dalla politica e si trasferì a Milano, dove divenne una fervente attivista contro l'incantamento di quadri, organizzando sit-in davanti alla sede di Telemarket.
E in culo a Hogwarts, totalmente a caso.
Morale della favola: se volete divertirvi, fatevi una partita IVA e aprite un'agenzia immobiliare.
Buonanotte.
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