Il Signore delle Sfighe.
C'è solo una vaga somiglianza con quell'altra, vi giuro che non è lei.
Il Signore delle Sfighe è un uomo colto, perspicace e con un forte senso dell'umorismo.
E ci puzzano le ascelle di un aroma esotico, che ricorda una letale combinazione tra l'odore di nuovo delle Fiat e l'alito di un calamaro ammerrigano.
Questo individuo vede talmente bene che all'esame di scuola guida insulta il medico esaminatore per incompetenza.
E' talmente largo di mano che potrebbe potenzialmente ricevere un premio all'ora per una cosa a caso, se le fabbriche di premi potessero andare a pieno ritmo. Però si sa, c'è grossa crisi. Anche di valori.
Insomma, sarebbe un uomo amabile.
Se non fosse il Signore delle Sfighe.
Badate bene, il suo è un lavoro di merda e precisione.
Di merda, perché poi ti prendi responsabilità non tue. Cioè, lui è un povero dipendente che esegue gli ordini di un'entità superiore, ossia il Master Piccione Suprémazi.
Di precisione, perché non è che puoi prendere una manciata di sfiga e buttarla lì così, come viene. Ci vuole polso fermo.
Ma seguiamo una giornata tipo del Signore delle Sfighe.
Ecco che si alza, si stiracchia e fa pipì.
Scende le scale, trova sua madre con i bigodini in testa.
"Buongiorno, ma'. Son cinquant'anni che ti vedo sempre con sti cazzo di bigodini in testa, almeno cambiali."
"No."
"Ma perché?"
"No."
"Ma perché?"
"Perché stan venendo su dei funghi porcini. Mangia la tua colazione e vai fuori dai coglioni", replica amabilmente, toccandosi una tetta.
Esce, trova il suo socio in affari, il Magnaccia degli Imprenditori Edili.
"Ciao, Cicciocci." Che di cognome fa Cicciocci.
Magnaccia Cicciocci. Problemi?
Entra in ufficio, saluta il portinaio e legge la mail.
Sulla scrivania, trova un messaggio di Master Piccione Suprémazi lo fa sobbalzare.
Il bigliettino dice:
VA LA', CHE LO SO CHE TI PIACE LA ELVIRA DEL SECONDO PIANO.
PERO' ME LA STO GIA' CIULANDO IO.
BUON LAVORO.
E qui il Signore si incazza. Alla Elvira ci teneva tantissimo intensamente.
E passa all'azione. Legge il foglio dei lavori da fare, e si scatena.
Riempie autostrade di incidenti, placche tettoniche di terremoti, cagnolini di escrementi di cui espletare la deiezione in qualche vialetto di città.
I tedeschi rimangono vittime di depressione, i thailandesi di monsoni, gli americani di zombie e obesità.
Gli italiani di barzellette sconce.
La gente muore, gli introiti dell'Inferno fanno un balzo, e così il Master Piccione incassa un bel gruzzoletto. Tranne sugli italiani, che il Papa mette una buona parola.
Al Signore delle Sfighe stanno in culo i soci in affari di Master Piccione. Il Papa in primis.
Durante la giornata, il Signore delle Sfighe riceve mediamente settanta milioni di mail di protesta.
Fortunatamente, il Dio dei Nerd gli ha insegnato come farle arrivare direttamente nella cartella degli Spam, e il Signore delle Sfighe può respirare durante la pausa caffè.
Al ritorno da casa, deve litigare con le mucche del vicino. Esse infatti sostengono che la loro erba è più vicina. Il Signore è assolutamente d'accordo, ma le mucche cercano il litigio a tutti i costi, così ogni sera cercano di convincerlo ad assumere parere contrario. Il Signore però si ostina a fare i complimenti alle mucche, e queste si incazzano maggiormente.
Sul letto, i suoi sogni di gloria prendono il posto della malinconia.
E finalmente si lascia andare.
E scorreggia.
Cosa pensavate, eh, maliziosi?
Motivo di tutta questa menata?
Eh niente, al mare mi son bruciato.
Grazie, Signore delle Sfighe.
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