2 Call Center Segreti™

Pirandello, nel ruolo del Capo.

Questa sera avrei voluto impressionarvi con mirabolanti effetti speciali.

Poi ho cambiato idea.

Vi parlerò invece dei Call Center Segreti™.

Ciao, sono un modesto utente della simpaticissima Telecom.

Brip brip.

Toh, una chiamata in arrivo.

Brip brip.

Dannazione, sono nel bel mezzo di un atto espletatorio che usualmente si verifica all'interno di un cubicolo con servizi sanitari, altresì detto cagata.

Brip brip.

Lasciamo perdere lo sciacquone, che è più urgente staccare brutalmente questo cazzo di squillPRONTO?

E dall'altra parte, il silenzio.

A questo punto, tu, modesto utente della simpaticissima Telecom, provi l'irrefrenabile desiderio di mettere giù la cornetta e tirare lo sciacquone.

Errore disgraziativo e miserabondevole.

Perché da questo momento in poi, un membro dei Call Center Segreti™ ti sta spiando da dentro il cervello con un sofisticato apparecchio sottocutaneo, virtualizzato attraverso microonde e shpalmato nelle sinapsi come se fosse burro.

Un po' rancido.

Grazie a questo marchingegno, tu, modesto utente della simpaticissima Telecom, sarai costretto a passare da un gestore all'altro di qualsiasi cosa, dall'erogatore di luce e gas al tuo addetto al fissaggio dei pannelli solari sul tuo tetto, che non volevi, ma che l'aggeggio ti ha costretto a comprare a caro prezzo.

I Call Center Segreti™ in realtà sono un servizio paramilitare con sede a Bastardo (PG). Sono stati creati per soddisfare le richieste inbound dei politici, che volevano tipo un 892424, però non sapevano bene come lo volevano, eh, perché signori, il futuro è sì adesso ma col fuso orario meglio andare avanti con cautela.

Essi operano nel settore privato. Sì, esattamente nel tuo settore, modesto utente della simpaticissima Infostrada, visto che ormai sei stato costretto dal chippino a cambiare compagnia telefonica.

Ma qual è esattamente il loro scopo?

Innanzitutto, quello di aprire quante più sedi possibile.

A caso, eh, non è che ci sia un disegno preciso in questa operazione.

Poi, a quanto dicono gli informatori che operano nei peggiori bar di Desenzano, vorrebbero anticipare i Servizi Segreti Americani nell'installazione dei chippini che son tanto cari ai complottisti.

Dite la verità, complottisti: un po' vi stuzzica, l'idea di avere un chippino nel cervello.

Che siete cresciuti a pane e Robocop.

Dài, su, poche palle.

Infine, una volta che tutti i modesti utenti della simpaticissima Fastweb avranno tutti il microaggeggio, la mossa finale:

LE MUSICHETTE D'ATTESA DI GUERRA.

Le nostre fonti affermano che l'ingrediente definitivo per vincere una guerra è appunto una pessima musichetta d'attesa.

I motivi sono ricercabili in tre proprietà fondamentali della musichetta d'attesa:

a) è irritante;

b) è irritante;

c) fornisce un pretesto per incazzarsi con l'ambiente circostante, soprattutto dopo la cinquecentesima ripetizione del ritornello di quella merdosissima canzonetta da spot pubblicitario. Però in bassa definizione, perché via telefono non puoi mandare una registrazione decente, e da qui scaturisce altra rabbia.

Perciò, al segnale del buon Capo dei Call Center Segreti™, verrà eseguita una versione bip-bip di una delle più brutte canzonette usate nelle pubblicità estive, direttamente dal chippino.

La quale tormenterà i modesti utenti di qualsiasi roba essa sia, e li porterà al massacro totale di un piccolo comune nel Liechtenstein a scelta tra Schlosswald, Triesenberg e Ruggell.

Il Liechtenstein reagirà bruciando per protesta tutti gli sci, e per ripicca gli sciatori faranno un concerto male per raccogliere fondi a favore dei bobbisti.

I bobbisti a loro volta faranno pipì dai tetti dei palazzi in centro a Piode (prov. di Godernoladro), ma così, giusto per.

Tutto questo porterà a un enorme conflitto mondiale, che si risolverà solo quando i modesti utenti della Telecom riusciranno a rispondere ai Call Center Segreti™ entro i due squilli del telefono. 

Se il modesto utente di prima non avesse impiegato tutto quel tempo a srotolare la carta igienica, a quest'ora non ero qua a scrivere questa menata.

Stronzo.