martedì 6 agosto 2013

0 Canguri Birraioli

"Cazzo guardi?"

La maggior parte di noi crede che gli animali siano esseri perfettamente sobri.
Sbagliato.


L'Australia è un sogno per tanti giovinastri che non hanno un lavoro, o che sono troppo tristi per reggere la carcerazione del loro beniamino politico del momento.
È la terra dell'impiego facile, del Natale a torso nudo, della birra e dei canguri.
Ma soprattutto, dei canguri birraioli.

Seguiamo la giornata tipo di Ginopinotinominorino, un canguro di Canberra.
Si sveglia, si rade, si lava le ascelle.
E poi chiama il suo più caro amico, il Dottor Jumanjo.
"Oh", dice il Dottor Jumanjo.
"Vecchio coglionazzo sputtanatore e potenziale portatore sano di brufoli sulla lingua!" lo saluta Ginopinotinominorino.
"Ah, sei tu" constata l'altro.

Siccome sono entrambi dei gran lavoratori, tutte le mattine vanno al pub.
E nel pub solitamente succedono due cose:

1) niente;
2) rissa, causata dall'ingresso di un ragioniere di Biandrate a caso, lì in vacanza.

Facciamo che sia successa la seconda: il ragioniere di Biandrate entra (sempre lo stesso, perché i ragionieri di Biandrate sono testardi), tutti girano lo sguardo verso di lui, nessuno fiata.
Poi il barista fa una smorfia di bentornato, e lì scattano le polemiche.
Manco a dirlo, parte il ragioniere di Biandrate.
"Vi pare questa l'accoglienza da dare a un turista portatore sano di fresco danaro dalla Lumbardìa?" dice. Sempre.

Ora, notoriamente i canguri non sono animali amichevoli.
Mettiamo il caso che questi canguri, come Ginopinotinominorino, siano pure birraioli.
Mettiamo anche che siano tutti alla terza pinta di Tennent's.
È evidente che il ragioniere di Biandrate dedichi il suo tempo libero al bondage.

Parte la rissa: tutti i canguri, compreso il barista, tirano fuori dal marsupio i loro accessori di picchiamento.
Ginopinorinominorino estrae la sua simpaticissima chiavetta USB decorata con motivi aborigeni.
Voi direte: ma una chiavetta USB non fa del male a nessuno!
Sì, ma lui la usa per schiacciare i capezzoli.

Il ragioniere di Biandrate si vede costretto a rinunciare ai suoi inutili tentativi di insultaggio, e muore in preda alle cinghiate, ai pugni e agli sputi.
E ai capezzoli doloranti.
Subito dopo risorge nel suo letto, all'interno del suo appartamento in via Monza 56, tutto sudato.
Il ragioniere di Biandrate piange, poi ride fortissimo, poi va dalla sua padrona.

I canguri birraioli festeggiano la morte del contabile con la quarta pinta di Tennent's, e si raccontano storie di leggendarie risse avvenute nel XVII secolo.
Durante tutta la mattanza, il Dottor Jumanjo se n'è stato in un angolo.
"Cazzo me ne frega, sono un koala, io."
E sorseggia il suo Mojito all'eucalipto, sognando video hip hop con squinzie aborigene che fanno sballonzolare i propri lati B.

Alla fine della giornata Ginopinotinominorino e il Dottor Jumanjo, barcollanti, tornano a casa.
Mangiano un boccone, fanno i bisogni nei rispettivi bagni e poi vanno a fare i DJ all'aeroporto di Sydney, picchiando i viaggiatori che si portano le caramelle "perché sono potenzialmente dannose per la popolazione australiana".

Aiutateli.

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