Lo sponsor ufficiale del protagonista della storia di questa sera.
C'era una volta un orrendo, orrendo, ORRENDO modellatore di vasi brutti, di cui non svelo il nome perché potrebbe farmi causa.
Egli però un giorno si rese conto che il suo mestiere era ancora più orrendo del suo aspetto, e decise inaspettatamente di diventare un batterista di WOCCHEN WOLL, il genere che più odiava.
Radunò tutti i suoi vasi, e con un filo di commozione disse loro:
"Vi ho voluto bene. PERÒ ORA MUORITE!"
E li spaccò a caso.
Si recò dunque da un simpatico parrucchiere, di origini chiaramente friulane:
"Ué, bello guaglione, avimm' fatt' a piazza?" riferendosi all'orrenda, orrenda, ORRENDA pelata dell'ex vasaio.
"Ciccio, fai poco lo spiritoso, se non vuoi un coccio piantato dritto nel tuo ombelligo" rispose lui.
"E se ti dicessi che in realtà sono una spia del Mossad sotto copertura, tipo quel film con Adan Senderl?" replicò il negoziante di tagliato ai capelli.
"Ti pianto il coccio nell'ombelligo e ti sputo su un capezzolo, insultandoti in francese" minacciò il nostro anonimo protagonista.
"Vabbè, facciamo finta di niente. Cosa vuoi?"
"VOGLIO UN GIUBBOTTO DI CAPELLI", chiese l'altro con molta umiltà.
Il passo successivo del nostro aspirante WOCCHER fu quello di imparare l'arte del batterista di WOCCHEN WOLL.
Dovete sapere che il WOCCHEN WOLL altro non è che un genere da ballo nato in Cina, clone di un altro genere ammerrigano di cui ora mi sfugge il nome.
Questo stile doveva essere appreso da un sacro maestro di origini orientali, che grazie al suo potere di onnipresenza poteva essere rintracciato ovunque nel mondo.
Ma il nostro vasaio non conosceva l'aspetto del sacro maestro.
Finché un giorno non ebbe uno strano incontro.
"Tu sei l'ex vasaio che vuole diventare un batterista di WOCCHEN WOLL?" chiese una voce alle sue spalle.
Il nostro si girò, ma si trovò di fronte a un orrendo, orrendo, ORRENDO vigile urbano.
"Scusi, ha sentito una voce provenire dietro le mie spalle?" chiese.
"No, ma siccome sono anche un autista, a cui non bisogna rivolgere la parola, le debbo fare una contravvenzione."
"Ma lei non sta guidando nulla!"
"Non è vero: sto guidando la mia paletta verso nuovi orizzonti erotici."
"La introduce nel suo ano?"
"Ah, anche lei vigile?"
Dopo aver pagato la multa, vagò per tutta la notte alla ricerca di quella voce, ubriacandosi di noccioline salate.
Eh, c'aveva un metabolismo tutto suo.
"Oi, giovinotto! Basta ubriacarsi, è tempo di imparare la sacra arte del batterismo di WOCCHEN WOLL", disse finalmente la voce.
"Maestro, sei tu?" chiese l'ex vasaio.
"Sì."
"Ah."
"Eh, già."
"Sì, ma dove sei?"
"Nell'ombra."
"E perché non esci?"
"Mah, così."
"No, così un cazzo."
"ABBI RISPETTO!"
"Scusa."
"Meglio. ora esco, che mi sto cagando un attimino in mano."
"Ma che schifo!"
"Ma non in senso letterale, cretino!"
"Sono molto realista" si scusò il vasaio.
Il maestro altri non era che un cliente abituale del vasaio.
"Pidìddi?" chiese incredulo quest'ultimo.
"Sì, anche se nel tardo secolo V ero conosciuto come Paffdéddi" disse il maestro.
"Quindi sei TU il mio maestro! Come facevi a sapere che un giorno avrei deciso questo cambio di rotta?"
"Ma niente, ti ho fatto un lavaggio del cervello tramite i miei frequenti starnuti. Al loro interno vi era un quantitativo di Wasabi misto a essenza di sudore zingaro, tale da condizionare le tue volontà."
"Ma perché mi avresti fatto questo?"
"È che mi serviva un batterista per la band che sto per fondare, i Fulgidi Umanoidi Consembiànzedi Koala" disse Pidìddi.
"Che nome di merda."
"Prova a farci l'acronimo."
Il vasaio, resosi conto dell'orrendo, orrendo, ORRENDO inganno, uccise Pidìddi.
Poi fondò una scuola di Ritardatori dei Treni, perché finito l'effetto dell'essenza di sudore zingaro cambiò radicalmente idea.
L'iniziativa ebbe molto successo tra le donne della sua città, tant'è che dovette fondare anche un Istituto per la Perdita della Castità.
Unico socio: lui.
Morale della favola: se volete diventare batteristi sotto lavaggio del cervello (ma sotto sotto si nasconde il desiderio di fare sesso orgiastico), compratevi un giubbotto di capelli e fate tardare i treni.
Buonanotte.
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