L'idolo degli Urlatori in azione.
Caro cittadino medio, ti stai spaventando per il troppo silenzio nei dintorni di casa tua?
Pensi che sia in atto un'apocalisse zombie che potrebbe trasformarti nel prossimo conduttore di X-Factor, a caso?
Niente paura! Da oggi ci sono loro.
Il servizio municipale degli Urlatori di Quartiere nasce da una precisa esigenza del cittadino medio: sentirsi infastidito.
Il cittadino medio infatti, se non ha qualcosa per cui lamentarsi, non è soddisfatto.
Anzi, comincia a infastidire lui, e i figli del cittadino medio si trasformano in seguaci degli One Direction nel giro di una settimana.
L'orario di lavoro dell'Urlatore varia a seconda dei turni, tutti ovviamente studiati da un'equipe di psicoanalmetristi di dubbia qualifica.
Il primo turno è quello della mattina, tra le 7 e le 9 e mezzo circa.
L'Urlatore qui non può dare il meglio di sé per ovvie ragioni, perciò si avvale di mezzi ausiliari per compensare il mancato riempimento di decibel nell'aria.
Tipicamente, gli strumenti del mestiere di un Urlatore mattiniero sono:
- Badile, percosso contro i muri
- Motosega strusciata sull'asfalto
- Un muratore gonfiabile, con suoni e pulsante "Provami" sulla confezione
- Skrillex.
Il cittadino medio in questo modo ha la garanzia che potrà iniziare la giornata nel migliore dei modi, cioè con le gonadi ruotate.
Il secondo turno è quello che va dalle due alle quattro circa.
In questo caso, l'Urlatore è allegro ed è al top delle sue prestazioni: la canottiera è madida di sudore e olio extravergine, lo stomaco carbura l'amatriciana appena divorata e un sentimento di pienezza e felicità esplode dalle possenti corde vocali dell'operatore.
Per digerire, l'Urlatore utilizzerà una bicicletta zingara, il cui campanello viene messo a dura prova.
Lo stomaco del cittadino medio piange e bestemmia in giavanese, e il suo proprietario si incazza male perché si vede rovinato il pisolino del dopopranzo.
L'ultimo turno è quello della notte, che va da mezzanotte e mezzo alle quattro.
Qui l'Urlatore si sente pregno di virilità assassina, coadiuvata dalle tre pinte di Von Wunstel scolate durante la partita a pinacola con i colleghi.
Sì, a quest'ora gli Urlatori fanno squadra, e vincono sempre sul cittadino medio, soprattutto grazie alla musica proveniente dai loro telefonini.
Le Olimpiadi degli Urlatori vengono ospitate dai piccoli paesi di provincia, e durano in media tre giorni.
Qui se la devono vedere con i campioni dello scassare la meenchia: le orchestre liscie.
Come la Devi Baui Orchestra.
Gli Urlatori danno prova della loro possenza, cercando di contrastare le orchestre afferrando il cittadino medio e scagliandolo contro il fisarmonicista.
Sempre lo stesso.
Più e più volte.
Ma il fisarmonicista, che ha un'esperienza ventennale, apre la bocca e abbaglia lo sguardo degli urlatori con il suo sguardo fosforescente a 8 megapixel.
Le orchestre vincono sempre; agli Urlatori non resta che il premio di consolazione, cioè un biglietto per un concerto degli One Direction.
Gli Urlatori, tutti contenti, proseguono la loro opera di distruzione.
Nell'ombra, intanto, un losco figuro li osserva soddisfatti.
È il sindaco del mondo, che si strofina le mani e sogghigna in modo bruttissimo.
Tipo
GNIIIIIEHGNEHGNEHGNEH.
E poi compila un modulo giallo, totalmente a caso.
Salvatelo.
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