Il metaprotagonista della storia di stasera.
Nel senso che non c'entra nulla, ma faceva la sua figura p0rna.
C'era una volta un fan del Signore degli Anelli.
Abbastanza brutto, a dire il vero.
Cioè, non che avesse qualcosa di fuori posto, tranne il nome: Hldfredo.
Un giorno, Hldfredo incontrò un fan di Guerre Stellari.
E niente, si dissero "Uè ciao, come va" e basta.
Ma all'improvviso arrivò un personaggio male: il signor Benènnini.
Il signor Benènnini era il fan numero uno dei My Mini Pony, ma di una puntata in particolare: quella in cui Applejack diventava una slot machine equina per soddisfare il bisogno di Pinky Pie di sperperare soldi, solo che poi Rainbow Dash se la porta a letto, perché secondo gli sceneggiatori di quella puntata il sesso doveva farla da padrone.
Unica pecca è che l'episodio in questione non esiste.
Però a lui stava bene lo stesso.
Hldfredo disse al fan di Guerre Stellari (che d'ora in poi chiameremo Puntointerrogativo) di star lontano da quel mostro di attaccabottonaggine, poiché avrebbe cominciato a parlare di quella puntata per giorni e i due sarebbero morti di inedia.
Troppo tardi.
"Ehi voi, bei gioBanotti!" disse il signor Benènnini, accompagnando questa frase col suo verso tipico: lo scaracchio denso.
I due ragazzi stavano già recitando le loro preghiere, uno a Gandalf, l'altro a Obiuàn. Ma il signor Benènnini aveva una sorpresa.
"Oh, ma lo sapete cosa ho scoperto?"
"No, e sinceramente non vogliamo saperlo".
"Ma io ve lo dico lo stesso" disse il signore, zuzzurellando.
"Ma il cancro all'alluce che venne alla zia Nattallinna" risposero in coro i ragazzi.
Oh, effettivamente era una novità bella grossa:
"Ho comprato l'album di figurine di Losanna Berlino!" proruppe lui.
"...Chi?" domandarono giustamente loro.
"MASSÌ DAI, QUELLA DEGLI OROSCOPI!"
"Non crediamo in quelle cose così povere di spirito critico."
"Eh, ma così mi raffreddate l'entusiasmo."
"Ma ci mancherebbe altro!"
"Sì, ma è gnocca."
"Ma chissenefrega."
"Sì, ma non vi ho detto cosa ho scoperto."
"Eh, fa' che dircela, che ormai siam qui."
"LOSANNA BERLINO IN REALTÀ SI CHIAMA SAUTCAROLÀINA BOSTON!"
I due gioBani si guardarono negli occhi.
Hldfredo aveva un enorme punto interrogativo in fronte.
Puntointerrogativo però non aveva un Hldfredo nella sua, ma una scimmia che faceva il Ballo del Pinguino, però sulla base di Chihuahua.
In ogni caso, non avevano capito lo scopo di quella affermazione, mentre il signor Benènnini attendeva un cenno di approvazione.
Anche una scorreggina.
Ma i due fanatici fantastici non vollero dargli questa soddisfazione, e si allontanarono in silenzio, bramando cosplei porni a qualche fiera della carta inchiostrata.
Il signor Benènnini pianse storto, nel senso che si mise in orizzontale su due cavalletti, e tra le lacrime si trasformò in un tavolo a una sagra di paese, tra i cui ospiti c'era proprio Losanna Berlino.
E giù a piangere più forte.
All'improvviso però ebbe un'illuminazione: la sua strada era quella della vendetta disorganizzata.
Diventò così un ucciditore di fan a colpi di scaracchio.
Un giorno, due editori di fumetti lo incontrarono nell'atto di sparpagliare il cervello di un guardatore di Gioco di Troni, e decisero che sarebbe diventato il protagonista del nuovo metafumetto del millennio.
Il signor Benènnini firmò il contratto senza pensarci neanche tanto, ancora con la mano ricoperta di materia grigia.
Perché sì, ecco.
Da allora il signor Benènnini non pianse più; si fece adottare dei due editori di fumetti, e tutti insieme guardarono per sempre la sua puntata preferita dei My Mini Pony, quella che non esiste.
Buonanotte.
Nessun commento:
Posta un commento