giovedì 31 luglio 2014

0 La Mafia Delle Nonne

"Ti uccido la vita."

Le nonne.
Questi esseri mitologici metà rughe metà film di Alberto Sordi.
Ottimo travestimento, per i membri della più potente mafia del mondo.
L'unica mafia che per torturarti ti fa morire di sazietà.


La Mafia delle Nonne è stata fondata nel lontano 1257 da Bantonietta De' Lallallalli, magnate della telefonia mobile.
Era una donna molto anziana, sulla quarantina. Come tutti i magnati della telefonia mobile, aveva un sogno nel cassetto: comprarsi il SUV.
Solo per rompere le palle ai monaci benedettini quando andava a comprare l'aceto balsamico, mica per altro.

E così, per raccattare i soldi del SUV, disse a una sua amica di pettegolezzi che sua figlia frequentava locali loschissimi, tipo il "Santa Inquisizione 2000".
Che se aggiungi 2000 al nome di un locale fa subito anni '90, e hai la clientela assicurata.
L'amica si incazzò così tanto che violò un poottanaio di comandamenti: uccise delle giare di terracotta rubate a un tenero artigiano, e poi disse che l'artigiano aveva architettato tutto per avere i soldi dell'assicurazione. Lo stronzo.
E poi la tizia fece all'amore con un pellicano, usando il becco come strumento del piacere.
Il pellicano rimase traumatizzato, e cominciò a mangiare cipolle per avere ALMENO l'alito cattivo nel caso ricapitasse.
L'artigiano invece pianse tantissimo, e in seguito divenne un ninja. Il perché rimane ancora oggi un mistero, e Raz Degan non è ancora riuscito a decifrarlo.

Tornando a Bantonietta, il suo piano malevagio si perfezionò in seguito a un colpo di fortuna improvviso: il suo acerrimo nemico, Pino Ponteponente, era in punto di morte.
Bantonietta andò a trovarlo, gli citò una canzone di Massimo Di Cataldo e gli mostrò i seni.
Pino morì felice, e il testamento venne riscritto in favore della comandatrice di telefoni.

Il socio di Pino Ponteponente, Gino Pontelevante, non era d'accordo. 
Sguinzagliò i suoi eunuchi da combattimento, ma gli eunuchi in quanto tali furono un po' meno testosteronici di quanto fosse necessario. 
Appena arrivarono davanti alla casa di Bantonietta, dissero in coro "Ma questa casa è DIVINA" e vennero presi da un attacco di isteria collettiva, con bava e piroette.
Gino Pontelevante constatò che effettivamente la casa di Bantonietta era una bella casa, e chiese alla moglie se poteva costruire almeno un secondo bagno.
La moglie disse di no, e Gino pisciò per terra. "Così capisce l'importanza di un secondo bagno", fece scrivere poi sulla sua lapide.

Bantonietta vinse tutto. Pure il SUV.
E per non annoiarsi fondò la Mafia delle Nonne.

La Mafia delle Nonne ha molti metodi per torturare i nipoti che non vogliono dare il bacino alla povera antenata:

1) Annegamento in una vasca piena di pasta con le acciughe

2) Pomeriggio all'insegna dei Bellissimi di Rete4, che sono l'unica certezza delle nonne

3) Minacciare di comprare bustine dei Pokémon uguali apposta. Funziona a qualsiasi età

4) Chiedere "Hai mangiato?" per 10 minuti di fila

5) Scorreggiare rumorosamente di fronte alla fidanzatina. Aggiungendo "Eh, sono anziana, capirete" durante l'agonia del nipote

E molti altri.

Se volete usufruire dei servigi offerti dalla Mafia delle Nonne, contattare il 555-BOGIA-NEN.
Non ore pasti.

Grazie.


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