giovedì 31 maggio 2012

0 Mangiapatate

"Chi mangia patate non muore mai", dicevano. E chi mangia patate morte?


Ricordiamo agli amici boscaioli chi sono i Mangiapatate.
Perché proprio i boscaioli?
Perché hanno delle camicie a quadroni, che domande.


I Mangiapatate sono dei curiosi animali che si organizzano in comunità di recupero, oscurando la popolarità dell'Alcolisti Anonimi solo per il gusto di farlo.
Sono diffusi in tutta la parte nord di Taranto, e a Salsomaggiore, ma solo quando non c'è Miss Italia.
Odiano Raiuno.

Essi devono il loro nome alla loro principale peculiarità: non mangiano patate.
Vive.
Si dividono infatti in due distinte correnti di pensiero: necrofaga e zombofaga.

I Mangiapatate necrofagi ritengono che le patate vadano consumate fresche, appena il tubero è passato a miglior vita. C'è chi si spinge fino all'attesa del rigor mortis, ma in ogni caso il Mangiapatate necrofago medio divora la patata in giornata, in un sol boccone.

I Mangiapatate zombofagi invece coltivano le patate morte, spingendo i cadaveri a sviluppare le tipiche infiorescenze conosciute col nome di pappùppipi, dall'islandese pjufmnrømmo, che significa “Pino, và che al supermercato c'è il tre per due, corri a comprare il latte che se no col cazzo che ti faccio la torta di mirtilli, pigrone”.
Comunque, appena le patate concludono lo sviluppo dei pappùppipi, ritornano in vita per trenta secondi. Invocano i cervelli delle patate, come qualsiasi zombie degno di questo titolo, ma essendo zombie dimenticano che le patate, all'alba dei tempi, venderono il loro cervello al signor Gerardo Limucchia, noto imprenditore locale del ramo ceramiche.
La patata zombie non fa in tempo a dire “Cerrrrvvveeeeeé” che subito il Mangiapatate di turno se la inghiotte in unica soluzione.

Tra necrofagi e zombofagi non è mai corso buon sangue.
È sempre corso sangue, quello sì. Sono tante le guerre che hanno caratterizzato la storia dei Mangiapatate.
Anche ora è in corso una feroce guerra intestina, strenuamente combattuta a colpi di Ambarabaccicciccoccò. Nemico naturale del Mangiapatate è infatti la cives nocturna mobiliensis laida, nome scientifico dell'antipatica civetta sul comò che si ciula la figlia del dottore durante un gangbang, addomesticata da questi bestiali divoratori di tuberi e impiegati come arma letale.

Attualmente non si conosce con precisione la situazione bellica, MA!
Se siete amanti delle patate e quindi sensibili al loro destino dopo il loro passaggio a miglior vita, vi prego, donate danaro sonante all'associazione San Carlo per posizionare un Rocco Siffredi davanti all'ingresso di ogni cimitero delle patate.

Grazie.

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