"Chi mangia patate non muore mai", dicevano. E chi mangia patate morte?
Ricordiamo
agli amici boscaioli chi sono i Mangiapatate.
Perché
proprio i boscaioli?
Perché
hanno delle camicie a quadroni, che domande.
I
Mangiapatate sono dei curiosi animali che si organizzano in comunità
di recupero, oscurando la popolarità dell'Alcolisti Anonimi solo per
il gusto di farlo.
Sono
diffusi in tutta la parte nord di Taranto, e a Salsomaggiore, ma solo
quando non c'è Miss Italia.
Odiano
Raiuno.
Essi
devono il loro nome alla loro principale peculiarità: non mangiano
patate.
Vive.
Si
dividono infatti in due distinte correnti di pensiero: necrofaga e
zombofaga.
I
Mangiapatate necrofagi ritengono che le patate vadano consumate
fresche, appena il tubero è passato a miglior vita. C'è chi si
spinge fino all'attesa del rigor mortis, ma in ogni caso il
Mangiapatate necrofago medio divora la patata in giornata, in un sol
boccone.
I
Mangiapatate zombofagi invece coltivano le patate morte, spingendo i
cadaveri a sviluppare le tipiche infiorescenze conosciute col nome di
pappùppipi, dall'islandese pjufmnrømmo, che significa
“Pino, và che al supermercato c'è il tre per due, corri a
comprare il latte che se no col cazzo che ti faccio la torta di
mirtilli, pigrone”.
Comunque,
appena le patate concludono lo sviluppo dei pappùppipi, ritornano in
vita per trenta secondi. Invocano i cervelli delle patate, come
qualsiasi zombie degno di questo titolo, ma essendo zombie
dimenticano che le patate, all'alba dei tempi, venderono il loro
cervello al signor Gerardo Limucchia, noto imprenditore locale del
ramo ceramiche.
La patata zombie non fa in tempo a dire “Cerrrrvvveeeeeé”
che subito il Mangiapatate di turno se la inghiotte in unica
soluzione.
Tra
necrofagi e zombofagi non è mai corso buon sangue.
È
sempre corso sangue, quello sì. Sono tante le guerre che
hanno caratterizzato la storia dei Mangiapatate.
Anche
ora è in corso una feroce guerra intestina, strenuamente combattuta
a colpi di Ambarabaccicciccoccò. Nemico naturale del Mangiapatate è
infatti la cives nocturna mobiliensis laida, nome scientifico
dell'antipatica civetta sul comò che si ciula la figlia del dottore
durante un gangbang, addomesticata da questi bestiali divoratori di
tuberi e impiegati come arma letale.
Attualmente
non si conosce con precisione la situazione bellica, MA!
Se
siete amanti delle patate e quindi sensibili al loro destino dopo il
loro passaggio a miglior vita, vi prego, donate danaro sonante
all'associazione San Carlo per posizionare un Rocco Siffredi davanti
all'ingresso di ogni cimitero delle patate.
Grazie.
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