Roba che ci piace al protagonista della storia di questa sera.
C'era una volta un timido ma pericolosissimo mangiatore di caramelle, che si chiamava Puppippopo.
Puppippopo pensava di trasferirsi in un posticino un po' in periferia, a caso e senza un particolare motivo.
Decise così di preparare un bagaglio contenente roba inutile e di partire a piedi, che la macchina costa.
Quand'ecco che incontrò un simpatico barzellettiere.
"Ehi tu!", disse il barzellettiere.
"Ooooooooooooh", disse Puppippopo.
"Sei un mangiatore di caramelle?", chiese il barzellettiere.
"L'hai capito dai denti cariati?", rispose il mangiatore di caramelle.
"No: dal maglione. Solo i mangiatori di caramelle portano maglioni così brutti e con una faccia di Hello Kitty metal cucita a punto croce", replicò il barzellettiere.
E Puppippopo proseguì per la sua strada, mentre il barzellettiere si faceva un po' i cazzi suoi, ma seguendolo da lontano.
All'improvviso apparve un magico stuzzicadenti.
Cos'ha di magico uno stuzzicadenti?, vi chiederete voi.
Niente.
Però Puppippopo non ne aveva mai visto uno in vita sua, e subito lo considerò come un nemico mortale.
"Stuzzicadenti, tu devi muorire!"
"No", disse lo stuzzicadenti.
"Sì, ti dico", disse Puppippopo.
"Guarda, lo farei anche, ma prima ti infilzerei una chiappa bucandotela a sangue, in modo che tu possa morire per primo e in malo modo."
"E tu come muori?"
"Mah, o di vecchiaia o di raffreddore."
"Sì, ma non c'è gusto", rispose Puppippopo, che di gusti se ne intende.
"Ma io sono uno stuzzicadenti, e sinceramente non mi interessa."
"Ma mi dici almeno cosa fai nella vita?"
"Sto cercando di diventare Nicolas Cage", disse lo stuzzicadenti.
"Eh, sei sulla buona strada", constatò il mangiacaramelle.
Il barzellettiere intanto proseguiva la sua caccia.
Frattanto, Puppippopo trovò finalmente il posto in cui voleva giungere, a un paio di isolati dal suo punto di partenza.
Che in periferia era già in periferia prima, e visto che era una roba casuale preferì non faticare troppo.
Si accampò, accese un bel fuocherello finto e si preparò per la notte.
Il barzellettiere non era d'accordo, e per ripicca diventò il nuovo assessore comunale all'urbanistica, più o meno in due orette, riempiendo una scartoffia.
Il resto era tutto onlàin.
Nella notte, fece spostare di esattamente due isolati l'intera periferia, in modo che Puppippopo si svegliasse davanti a casa sua.
Il mattino seguente, il barzellettiere andò da Puppippopo per rivendicare la sua opera malvagia.
"HA! Ora ti ho spostato di due isolati la periferia, così sei di nuovo al punto di partenza!"
"Ah, allora è te che devo ringraziare."
"In che senso?"
"Ma niente, nella notte ho cominciato a puzzare, e se mi fossi ritrovato senza doccia sarei impazzito."
"Allora niente, ciao."
Morale della favola: se siete barzellettieri e volete fare scherzi mancini a un mangiatore di caramelle, lasciate perdere.
Buonanotte.
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