La protagonista della storia di questa sera.
C'era una volta una lavatrice, di nome Rubbebbabb.
Ella era insoddisfatta del detersivo che la sua padrona le dava in pasto, perciò un giorno le sputò in faccia e uscì a cercare il detersivo che faceva al caso suo.
"Vado a cercare il detersivo che fa al caso mio, stronza", disse alla sua padrona.
La padrona pianse, poi rise, poi andò a comprarsi un cane per consolazione.
Cercò di insegnargli a fare il bucato, ma con esiti deludenti.
Rubbebbabb viaggiò in lungo e in largo.
Piano, perché una lavatrice non è che sia sinonimo di rapidità negli spostamenti, ecco.
Mentre camminava per le strade di Gugliardi (prov. di Mabbécci), incontrò un sinistro figuro.
"Ciao, sinistro figuro" disse Rubbebbabb.
"No", rispose quello.
"In che senso?" replicò la lavatrice.
"Io non parlo con le lavatrici sconosciute", disse l'altro.
"Hai avuto qualche trauma da piccolo?"
"Sì: la lavatrice di mia nonna mi tirò uno schiaffone con l'oblò, mentre stavo provando a lavare il mio Paue Renger rosso."
"Perché ti ha tirato lo schiaffone?"
"Perché l'avevo infilato in mezzo alla biancheria, e non voleva che venissero fuori delle canottiere rosa."
"Un po' aveva ragione."
"Vaffanculo, lavatrice sconosciuta. Mi hai fatto parlare con te, e adesso mi sento fragile. Ora per sentirmi meglio dovrò uccidere un rappresentante di detersivi, a caso."
"A PROPOSITO", disse Rubbebbabb.
Così la geniale lavatrice sfruttò lo straordinario fiuto del sinistro figuro per rintracciare un rappresentante di detersivi.
Egli aveva la tipica faccia del rappresentante di detersivi.
Và, và come rappresenta.
Yo yo madafaka.
Rubbebbabb stordì con un po' di calcare il sinistro figuro, e si presentò da quel bell'ometto.
"Ciao, rappresentante di detersivi. Sto cercando il detersivo che fa al caso mio", dichiarò la lavatrice.
"SIMPATICISSIMA!" seppe solo dire l'altro.
"Ti prego, ho fatto un viaggio lunghissimo per trovarti, ho il culo abraso dai sassolini. Non perdiamo tempo con i convenevoli", supplicò lei.
"Ma senti, allora ti interessa un detersivo speciale."
"Sì."
"Ma guarda che questo è DAVVERO speciale."
"Eh."
"Guarda, se vuoi provarlo, ti consiglio di imboscarti in un luogo un po' più riservato, diciamo."
"...AH, in quel senso speciale."
"Eh beh."
"...Fammelo provare subito."
"LOL", concluse il rappresentante di detersivi.
E fu così che Rubbebbabb divenne la prima lavatrice tossicomane, e fu per causa sua che venne aperto il primo centro dei Detersivisti Anonimi.
Unico membro, Rubbebbabb.
Il rappresentante di detersivi, dopo quel fortunato incontro, scrisse un libro e divenne un rapper delle televisioni private lombarde, e allietò i vecchi porcelloni con grandi classici come Lava la fava o Centrifugami questo.
Il sinistro figuro altri non era che il fantomatico ex pugile Blaudio Caglioni, che dopo aver appeso i guantoni al chiodo divenne un killer di rappresentanti.
Progettò di uccidere l'ex rappresentante di detersivi per circa un anno, poi lasciò perdere e aprì un'agenzia matrimoniale per cadaveri spaziali e rockstar grasse.
Ora è felice.
Morale della favola: se siete lavatrici e volete drogarvi, assoldate un ex pugile caduto in disgrazia.
Buonanotte.
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