giovedì 10 ottobre 2013

0 Battaglia Delle Bricconate Balorde™

"Perché questo mouse è così poco ergonomico, stupido tecnico incompetente?"

Mel Gibson, costumato à la William Wallace, si è divertito molto a fare un cameo tra le comparse.


E come ogni anno, si combatte la Battaglia delle Bricconate Balorde™.
Gente da tutto il mondo arriva qui, nella ridente località di Tristezzo sull'Abba, per darsele di santa ragione.
In senso verbale.

La gara è composta da quattro prove: torronaggio, sacchettaggio, vorticaggio e paiureppanicotiltahmahgad.
Sono state chiamate così perché il loro acronimo, TSVP, non significa assolutamente una strabeatissima cippa.
Giusto per confondere le idee e scatenare risse tra complottisti.

Ma vediamo le prove nel dettaglio:

Torronaggio
È una prova riservata ai tecnici informatici.
Il concorrente deve resistere un paio d'ore in mezzo a una folla inferocita di gente, che tenta di (in gergo tecnico) menare il torrone col piccolo problema di turno.
Come la signora Privulzia, di Purulenti (TR), a cui piace far sfrigolare i coglioni con l'annosa questione del portabibite incorporato nel suo computer, che da quando ci ha infilato il caffè non si chiude più.
Massì, il portabibite, quello con la scritta "DVD-RW 24x" davanti, dài.
Oppure il vecchio signor Bunetti, di Savoiarda (TO), che accusa un forte dolore alle cosce.
Cosa c'entra con l'informatica, vi chiederete.
C'entra eccome: nessuno gli aveva detto che tenere un computer fisso sulle gambe (col monitor in equilibrio sullo scassone) non era la stessa cosa che farlo con un portatile.
"Quei piezzemmierda nun m'avevane avverdide che il confòrt sta nella piccolezze, e adesse co' stucazze che mi posso vedere le dunnine nude sul divani", dichiarò in una recente conferenza stampa, con spiccato accento barotto.

Sacchettaggio
I concorrenti in questo caso sono panettieri.
La prova consiste nel farsi mostrare una serie di 24 sacchetti da altrettanti potenziali clienti, e indovinare quante rosette possono starci.
Con doppia precisione decimale.
Tipo 5,02.
Oppure 8,87.
Solo un prode sfidante riuscì a indovinare tutta la sfilza dei 24 sacchetti, tale Atollo Sangarzanti, un pelosissimo omone di 15 anni e 320 brufoli facciali.
Si scoprì però che la notte prima andò a letto con tutti i potenziali clienti, e fu squalificato per la sfida, ma ultrapremiato per le eccellenti doti amatorie.
Il giovine Sangarzanti pianse brutto per la commozione.

Vorticaggio
Una delle prove più emozionanti, riservate ai produttori di ventilatori.
La prova è una classica gara di imitazione: ogni sfidante si attacca al ventilatore da lui prodotto, e imita Darth Vader.
Il nome della prova è dato dalla piccola poesia che devono recitare:

Se tu pensi che la vita
certe volte sia un oltraggio,
prova tu a fare Vader
mentre dici "Vorticaggio".
Se ci riesci, posso dirlo,
sei uno straordinario gaggio
ma se provi a fare humor
io ti sparo un certo raggio
tra i maròn.

Vince chi risulta più credibile.
Bonus per chi riesce a fare la respirata caratteristica del cattivo col casco bello senza l'ausilio di polvere.

E veniamo finalmente alla prova finale, il 

PAIUREPPANICOTILTAHMAHGAD.

I finalisti delle tre prove precedenti devono fare squadra e sputare insulti alle altre due squadre, secondo il tipico schema del triangolo amoroso.
Cioè:

Informatici vs. Panettieri
Panettieri vs. Produttori di ventilatori
Produttori di ventilatori vs. informatici

Il tutto mentre vengono colpiti ripetutamente da un consistente numero di lottatrici nel fango, che usano delle sagome a grandezza naturale di Bud Spencer come oggetto contundente. 

La giuria è composta da un prestigioso team di idraulici, a caso.
Essi, per tutta la durata della sfida, sbadigliano.
E poi, puntualmente, vincono.

Negli ultimi tempi si sono verificati disordini in campo, con i tre gruppi di professionisti che cercavano di picchiare i giurati, perché vincono sempre loro e non è giusto.
Per questo, gli organizzatori hanno provveduto ad assoldare una squadra di emergenza formata da videogiocatori armati di joystick tarocchi.
Da allora, gli sfidanti se ne stanno buoni e subiscono.

Lasciateli stare.

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